giovedì 24 giugno 2010

ANTONIO IMPARATO




Imparato, nasce a Napoli il 17 novembre 1976, coltiva sin da piccolo la sua grande passione per il canto, la tromba ed il jazz. Già impegnato in diverse formazioni di risonanza nazionale. *Nel 1996 registra Jazz-Mediterraneo negli studi de “il parco”.
Si iscrive ai corsi tenuti a Perugia durante il festival Umbria Jazz, dal college americano “Berklee College of Music” studia canto con la docente Mili Bermejo. *Nel 1997 ritorna ai corsi sopraindicati, grazie a una borsa di studio vinta a Napoli, segue le master class con Bobby McFerrin. Studia Canto, Tromba, Armonia Arrangiamento e Pianoforte, presso l’associazione napoletana diffusione jazz (A.N.D.J.) *Nel 2001 suona in una Big Band che effettua un tour negli U.S.A. a New York City. Primo concerto al Trumpets Jazz Club del New Jersey con ospite il trombettista americano Lou Soloff. Secondo concerto al teatro delle nazioni unite (O.N.U.) di N.Y.C. Terzo e ultimo concerto al Mao-Pac Theatre di N.Y.



*Nel 2002 suona nella big band di Nick The Nightflyer, noto speaker di Radio Montecarlo, in un tour che tocca Palermo, Siracusa, Lampedusa, come special guest Sara Jane Morris. Presenta il trio “Chet Lives Again” che omaggia Chet Baker, in una serie di concerti al “Otto Jazz Club”, e in vari jazz club italiani. *Nel 2003 ritorna ai corsi berklee, nella classe di tromba diretta da Jeff Stout. Viene scelto dallo storico contrabbassista italiano Giovanni Tommaso, per presentare i giovani jazzisti italiani al festival di Umbria Jazz Winter. Il 27/12/03 apre il festival di Orvieto presentato dal giornalista e critico di jazz Giovanni Serrazanetti. Il quintetto piace notevolmente ai dirigenti del festival, tanto da inserirlo nel “Spring Festival Bentivoglio” che si tiene al famoso jazz club bolognese “Cantina Bentivoglio” dove in programma sono presenti: Enrico Rava, Danilo Rea, Roberto Gatto, Gino Paoli. *Nel 2005 Il 28 aprile parte per Boston, per seguire alcuni stage al Berklee College of Music, dopo un mese si trasferisce a New York (Manhattan), dove è in contatto con tantissimi musicisti locali, avendo la possibilità di vivere intensamente la metropoli newyorkese, in tutte le sue fantastiche esperienze. *Nel 2006 incide il disco “Il Giardino Delle Delizie” con Vito Ranucci e Musicisti di Napoli-Est, prodotto e distribuito da C.N.I. e RaiTrade, dove e’ presente il brano “Cala ‘a Sera”, che e’ stato scelto da uno dei piu’ grandi maestri del cinema italiano, Mario Monicelli, come colonna sonora per il suo ultimo film: “Le Rose Del Deserto”, con Michele Placido, Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, Moran Atias, partecipa con lo stesso gruppo alla trasmissione televisiva, “Mediterraneo 42esimo parallelo”, trasmessa da “Sat2000”, alla trasmissione radiofonica di radio3, “Radio3 Suite”, con un concerto in diretta europea, al “World Music Festival” che si terrà a Perugia, dal 26/07/07 al 28/07/07. E’ direttore artistico di un jazz club a Napoli “Montecristo”, dove organizza concerti, e tiene la jam session col suo quartetto, riscuotendo consensi dagli addetti ai lavori, collaborando con: Daniele Scannapieco, Dario Deidda, Sandro Deidda, Alfonso Deidda, Jerry Popolo, Fabrizio Bosso, Giovanni Amato, Dado Moroni, Roberto Gatto etc… *Nel 2007 partecipa alla trasmissione “Apocalipse Show” condotta da Gianfranco Funari, affiancando la voce rivelazione dell’anno, Mario Biondi, con gli High Five Quintet, ed è impegnato in vari concerti in alcuni trai i più importanti jazz club italiani. *Nel 2008 dirige col suo quartetto le jam session nello storico jazz club romano “Gregory’s Jazz Club”, impegnato costantemente in concerti e eventi. *Nel 2009 incontra il pianista genovese Massimo Faraò con il quale inizia a collaborare in vari workshop e festival, quali Bobby Durham Jazz Festival e We Love Jazz ’09. Nello stesso anno viene a far parte del quintetto “Racing Jazz Quintet”. Nello stesso anno incide il disco Racing Jazz Quintet “Pick-Up The Slack” dove a scrivere le note di copertina è lo storico sassofonista Benny Golson. Incide il suo primo lavoro discografico omaggiando lo storico trombettista e cantante statunitense, Chet Baker, dal titolo “Antonio Imparato Qaurtet – Sings & Plays – a Tribute to Chet Baker”, riscuotendo grandissimo interesse da parte dei più importanti jazz club Italiani ed Europei. Intraprende un tour che tocca i più importanti jazz club italiani riscuotendo grandi consensi sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori. *Nel 2010 si esibisce per il “Concerto Dell’epifania 2010” con il suo Antonio Imparato Drumless Trio al Museo Archeologico di Napoli, omaggiando Chet Baker, riscuotendo grandi consensi sia dal pubblico che dalla critica, con elogi su alcune delle più importanti testate giornalistica nazionali “La Republica”, “Il Mattino”, “Il Corriere del Mezzogiorno”, “Il Roma”, e moltissimi quotidiani On-Line. Effettua un intensa attività concertistica nei migliori jazz club italiani, quali, Il Torrione di Ferrara, Laurin Hotel di Bolzano, Manhattan di Cremona, Vapore di Marghera e tantissimi altri. Incide il disco con il gruppo Antonio Imparato Hammond Trio, dove è attivo anche come compositore, ed è arrangiatore di alcuni dei brani che hanno fatto la storia della musica jazz, soul ed italiana, rivisitando canzoni come; You Are The Sunshine Of My Life, You Don’t Know What Love Is?, Estate, The Way You Look Tonight, Georgia On My Mind, This Masquerade, oppure di brani strumentali; The Sidewinder, Moanin’, Nica’s Dream, e ancora due originals intitolati; That Night e I’m Coming. Viene menzionato dallo storico trombettista triestino Enrico Rava come una dell realtà più prolifiche del jazz nostrano con le seguenti parole: *Enrico Rava in concerto al Moro Qui una grande scuola di jazzisti Repubblica — 08 gennaio 2010 pagina 19 sezione: NAPOLI "Esiste un' importante scuola campana di jazzisti? «Io direi soprattutto una scuola salernitana: oltre ai miei compagni di stasera potrei citare Antonio Imparato, Daniele Scannapieco, Aldo Vigorito. Sono tanti e tutti straordinari: o è una questione di codice genetico o sono stati tutti a Lourdes»."

Nessun commento:

Posta un commento